Gli esseri umani vivono aggrappati ciascuno alla propria conoscenza e alla propria rappresentazione del mondo e questo chiamano "realtà"... però i concetti stessi di "conoscenza" e "rappresentazione" sono quanto mai labili e ambigui... nessuno può essere sicuro che ciò che chiama realtà non sia solo una illusione. In fondo, non è forse vero che le persone vivono immerse nel torpore dei propri preconcetti?

martedì 15 maggio 2012

Il mistero di Rennes le Chateau


Nel 1970 un inviato della BBC, Henry Lincoln, basandosi su un libro di uno scrittore, Gerard De Sede, e grazie ad alcune interviste che riesce ad ottenere dallo stesso, gira tre documentari sul caso.
Il tesoro perduto di Gerusalemme?, Il prete, il pittore e il diavolo, L’ombra dei templari ottengono un’ enorme successo internazionale.
Sull’onda della curiosità Lincoln, in collaborazione con M.Bargent e R.Leigh scrive un libro che uscirà nel 1982, Il mistero del Santo Graal, seguito da altri due best sellers, L’eredità messianica (1986)e The holy place (1991).
In questi libri,mescolando qualche base storica ad un mucchio di supposizioni ( molte delle quali campate in aria ) i tre affermano di aver decifrato alcune mappe o pergamene,nelle quali si asserisce che Gesù non morì sulla croce, e con la Maddalena riparò in Francia, dove, sposatosi, ebbe dei figli.
La stirpe di Gesù ( Sang real, da cui la contrazione Santo Graal ) governò sulla Francia.Tutto questo grazie anche al contributo di Pierre Plantard,una strana ed enigmatica figura:massone,esponente dell’estrema destra parigina,contributo consistente in una sorta di truffa ordita dall’uomo in cui sarebbe caduto l’inviato inglese. Plantard infatti in un’intervista confessò di aver abilmente contraffatto documenti,manoscritti e di aver creato due false mappe che sarebbero poi state al centro di una delle più grandi cacce al tesoro degli ultimi quarant’anni

L’abate Berenger Sauniere
Plantard confessò tra l’altro di aver creato a bella posta il mito del Priorato di Sion,una fantomatica organizzazione nata da una costola dei Templari,all’epoca della conquista di Gerusalemme. Organizzazione che aveva il dichiarato scopo di riportare sul trono di Francia la dinastia merovingia, che sarebbe stata diretta emanazione della stirpe di Gesù.
Lincoln,probabilmente in buona fede,prese per oro colato il libro di De Sede, Il tesoro maledetto,fino a costruirci attorno una teoria molto complicata,che coinvolgeva fantomatiche e oscure trame in cui sarebbe stato coinvolto il Vaticano,pronto a insabbiare presunte verità storiche che avrebbero potuto scardinare dalle fondamenta le basi stesse del cattolicesimo.
Quella che segue è una ricostruzione dell’affaire Rennes le Chateau ,basato su indizi e prove documentate,tranne nella parte delle famigerate pergamene,che il Plantard asserì essere state abilmente falsificate. Un giallo in puro stile anni settanta, anni in cui il fascino dell’ esoterico e del misterioso ebbero numerosi proseliti, che si scatenarono nella caccia al fantomatico tesoro di Rennes Les Chateau.



TERRIBILIS ES LOCUS HISTE
E’ la scritta minacciosa che accoglie il visitatore della chiesa di Santa Maria Maddalena in Rennes Le Chateau.
Ed’ è anche una delle chiavi per decifrare il segreto che si cela nel piccolo paesino dei Pirenei.
Un mistero che coinvolge un parroco, la sua perpetua, due pergamene e un supposto favoloso tesoro.
La nostra storia inizia nel 1885, allorché un prete povero in canna diventa curato di una piccola parrocchia, quella di Rennes Le Chateau, che conta poche anime. Lo accompagna Marie Denarnaud.
Il nome del prete è Berenger Sauniere. La chiesa è piccola e malconcia, e i fedeli sono veramente pochi, per lo più contadini. Sauniere decide di raccogliere quanto necessario per affrontare i lavori più urgenti.
Dopo aver raggranellato qualche franco, iniziano i lavori di restauro, partendo dall’altare, il più malconcio, costituito da un pesante lastrone delimitato dal muro della chiesa da un lato, e dal’altro da una colonna di origine Visigota.
I lavori si interrompono immediatamente: gli operai rinvengono all’ interno della colonna, che si rivela cava,qualcosa.
Questo qualcosa consiste in tre cilindri sigillati, con all’interno passi del Vangelo, nei quali però al testo originale sono stati aggiunti misteriosi puntini, mentre vocaboli sconosciuti si mescolano al testo originale.
Sauniere porta le pergamene dal suo vescovo, il quale però non riuscendo a cavarne nulla, lo invia a Parigi da un suo nipote, specialista nella traduzione di testi religiosi. Sauniere decide improvvisamente,dopo aver fatto visita al nipote del vescovo, di visitare il Louvre.




Pianta della chiesa con la disposizione delle statue
Subito dopo acquista tre riproduzioni di dipinti: I pastori d’Arcadia di Nicolas Poussin, il ritratto di Sant’Antonio da Teniers e il ritratto di Celestino V.I tre dipinti hanno in comune gli sfondi, che ritraggono particolari di paesaggi dei dintorni di Rennes.
Rientrato a Rennes, il parroco fa riprendere i lavori, facendo sollevare un altro lastrone, che nella parte interna rivela due scene: in una un cavaliere che suona il corno mentre il suo cavallo si disseta, nell’altra un cavaliere con un bastone da pellegrino che trasporta un bimbo in spalle. Gli scavi proseguono, fino al punto in cui durante i lavori un operaio urta qualcosa di veramente solido. Sauniere decide di allontanare tutti.
Cosa ha scoperto il prelato? Gli abitanti dicono due scheletri e un paiolo di medagliette.Il comportamento di Sauniere diventa misterioso. Lo si vede compiere escursioni in campagna sempre più frequenti, durante le quali raccoglie pietre e ciotoli. Sempre e soltanto da solo.Lo si vede andare sempre più spesso al cimitero, dove prende ad occuparsi della tomba di una nobildonna morta nel 1781, Maria D’Albes d’Hautpoul.

Marie Denarnaud
A questo punto però fa una cosa stranissima: scalpella dalla pietra tombale alcune lettere,senza cancellarle del tutto.
La storia si complica: Berenger Sauniere prende improvvisamente a viaggiare, apre conti correnti a Parigi, Budapest, mentre a Maria Denarnaud arrivano frequentemente vaglia da diversi posti, tutti anonimi.
Nel 1896 Sauniere si dedica a lavori esterni alla chiesa, fa costruire una vera e propria strada, un piccolo acquedotto.
Contemporaneamente fa costruire un’acquasantiera ed una statua del demone Asmodeo.Sull’acquasantiera trovano posto quattro angeli che reggono la frase costantiniana In hoc signo vince.
Ma la parte più misteriosa è la frase in latino sotto la raffigurazione di Maria Maddalena eseguita dallo stesso Sauniere : questa contiene parole in latino accentate,una sorta di piccola mappa iniziatica.
Il parroco acquista anche un terreno, sul quale fa edificare una piccola torre, la tour Magdala. Fa anche edificare una villa e la arreda con mobili rari e costosi. Vive come un sibarita, frequentando personaggi famosi (il soprano Emma Calvè,per esempio, nota esponente del mondo esoterico parigino).

Alla morte di Sauniere, nel 1917, si calcolò che le varie spese del prelato assommavano ad un milione di franchi, circa tre milioni di euro odierni. Una cifra spropositata nelle mani di un oscuro parroco di campagna. Facciamo un passo indietro e analizziamo i dettagli di quello che sembra un romanzo d’appendice. Il quadro di Poussin- I pastori d’arcadia raffigura  due pastori che indicano un sarcofago con scritto ET IN ARCADIA EGO ( io sono nell’arcadia ).
Il paesaggio attorno è certamente reale, così come c’è traccia storica del sarcofago. Alcuni cultori della tesi del complotto ( di cui parlerò in seguito ) sostengono che una delle chiavi di lettura è da cercarsi nell’anagramma della frase, che si intenderebbe scritta così : I TEGO ARCANA DEI (io custodisco i segreti degli dei ).




Il quadro di Poussin
1)Il demone Asmodeo- All’interno della chiesa Berenger fa piazzare una statua del demone Asmodeo. Il che è decisamente inusuale, anche se non è una rarità assoluta. Perché? E cosa lega questa figura alla chiesa e soprattutto alla scritta Terribili est locus histe ?
2)La marchesa D’Hautpoul- nel 1781 Antoine Bigou raccoglie la confessione in punto di morte della marchesa. In precedenza da quest’ ultima aveva ricevuto la preghiera di custodire dei documenti ” segreti e importanti ” e di trasmetterli a qualcuno veramente degno.
E’ probabile quindi che sia stato lui a inserire le pergamene nel pilastro.
3)L’ enigma delle stazioni della via Crucis-
Il primo enigma è nel numero delle stazioni: 14 invece delle tradizionali 13.
Nella seconda stazione un ragazzo raccoglie un pezzo di lancia davanti ad un casco d’oro. Nella settima stazione alle spalle di Gesù c’è una porta aperta, attraverso la quale sembra di scorgere la tour Magdala. Nella ottava stazione, la più enigmatica, un guerriero franco s’impadronisce della tunica di Gesù.
La Vergine e il bambino hanno le vesti blù e rosse. Nella nona stazione il guerriero brandisce la tunica di Gesù ( rossa ).
Nell’ultima stazione Gesù ha una ferita sul lato sinistro, mentre la deposizione avviene di notte ( i vangeli dicono di giorno ).
Il tutto fa pensare ad un vero e proprio codice cifrato. Codice cifrato che riporterebbe all’ ipotesi originale, ovvero che il tutto sia stato creato volutamente da Sauniere per costruire una sorta di mappa del tesoro.
Ma di che natura può essere il tesoro del parroco ?
Le risposte sono veramente tante. Potrebbe trattarsi di un tesoro appartenuto ai Catari, la setta eretica che fù sterminata nel medioevo.
O anche il tesoro di re Alarico, che passò da queste parti. Oppure il tesoro della corona di Francia.
C’è poi l’ipotesi templare. Uno dei maestri dell’ordine, Bernard De Blanchefort,chiamò dalla Germania un grosso numero di muratori, che poi risulteranno essere in effetti orafi e gioiellieri.
Questo potrebbe aver alimentato le storie di tesori nascosti nella regione. Non bisogna dimenticare poi l’episodio del 1645, quando un pastore, esplorando casualmente una caverna, rinvenne oro e due scheletri. Si riempì le tasche di oro e corse a Rennes a dare la notizia.Mal gliene incolse: fù ucciso dagli abitanti che lo credettero un ladro.
Ma come Sauniere avrebbe decifrato le pergamene e soprattutto come possiamo noi seguirne le tracce?
PASTORELLA NESSUNA TENTAZIONE CHE POUSSIN TENIERS HANNO LA CHIAVE PACE 681 SULLA CROCE E QUESTO CAVALLO DI DIO IO COMPLETO QUESTO
DEMONE DEL GUARDIANO MEZZOGIORNO MELE BLU”.
Questo è uno dei testi chiave per decifrare una delle pergamene.
Come abbiamo visto Poussin e Teniers sono gli autori dei due quadri che Saunier ha studiato,comprandone le riproduzioni.
Eppure il testo è oscurissimo.
Il demone potrebbe essere Asmodeo.
Il cavallo potrebbe essere quello raffigurato sul lastrone dell’altare.In inverno alle 12,00 attraverso le vetrate è proiettato un melo con 3 mele blù.
Se facciamo l’analisi crittografica dei manoscritti e quella della pietra tombale della marchesa non si possono non notare gli errori compiuti volutamente.
Se ne ricavano strane indicazioni, che riproducono il simbolo della stella a cinque punte.
Posizionandosi sulla tour Magdala a nordovest si intravede il castello in rovina di Blanchefort, a sud est quelle di un castello roccaforte templare; tracciando una linea dritta  ideale su una carta geografica tra Rennes e il primo castello e tra questo e quello dei templari, si ottiene un angolo di 36°, corrispondente all’angolo intero di ciascuna delle punte della stella.
Identificato un vertice, è possibile ricostruire la stella, ottenendo un disegno che ha al centro la collina di Coume-Sourde.
Sulla sommità di questa collina si rinvenne nel 1928 una tavoletta di pietra che riportava l’iscrizione latina IN MEDIO M SECAT LINEA PARVA PS PRAECUM, ovvero : in mezzo alla linea ove M traccia la linea breve. Ma la M cosa significa? Maria Maddalena? Marie D’Albis?
Se si congiungono le linee dei vertici, sulla cui sommità c’ è Rennes, sulla strada di Granes si incontrano delle grotte, una delle quali è molto simile a quella raffigurata da Berenger sul bassorilievo della Maddalena. Questa è una delle possibili soluzioni dell’ enigma.
Sulla vicenda cala il silenzio.

Noel Corbu
Corbu, che ha rilevato la proprietà che fù di Sauniere, vi costruisce un ristorante, la Torre, e non manca di fornire ai visitatori del posto una cassetta preregistrata con la sua versione del mistero di Rennes.
Venendo ai giorni nostri, alla vicenda si aggiungono due cose.
La prima è un fatto di cronaca.
La notte tra il 14 e il 15 febbraio 1987 il cancello d’ingresso alla tomba di Noel Corbu viene rinvenuto scassinato.
All’interno vengono ritrovate due candele, un cero e un giglio.I colpevoli dell’ effrazione non verranno mai identificati. Per la cronaca ,Noel Corbu perì in un tragico incidente, così come il successivo proprietario dell’ex proprietà Sauniere. Sempre per la cronaca la tomba di Sauniere e quella di Corbu sono adiacenti.
Questa, sinteticamente, è la storia del tesoro di Rennes Le Chateau.
Fiumi d’inchiostro, migliaia di libri ma nessuna parola che possa definirsi lontanamente l’ ultima.
E’ notizia dei giorni nostri dell’ inizio dei lavori di scavo all’ interno della chiesa per verificare cosa possa essere nascosto in una specie di cripta che i georadar hanno rinvenuto.L’ equipe del professor Einsemann è al lavoro: da loro potrebbe venire la parola definitiva a quello che storicamente viene definito l’affaire Sauniere.

Tomba di sauniere e della Denarnaud
Ma in definitiva quanto della storia raccontata può essere considerata attendibile?
A giudicare dall’inchiesta di Lincoln tutto,secondo il Cicap nulla.
Di certo abbiamo solo il grande successo che ottenne negli anni 70 la serie televisiva trasmessa dalla BBC, che alimentò speculazioni e un interesse abnorme per l’affaire Rennes-Berenger Sauniere.
Una profonda e accurata revisione critica è in corso, grazie al contributo di appassionati e competenti studiosi.
Tra di essi segnalerei Massimo Polidoro, autore dell’ interessante
Gli enigmi della storia, in cui in maniera critica demolisce il mito di Rennes, riportandolo, a suo modo di vedere, ad un semplice fatterello in cui leggende metropolitane e una buona dose di fantasia si sono mescolate in maniera tale da creare una storia affascinante, ma anche inventata di sana pianta.

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