Gli esseri umani vivono aggrappati ciascuno alla propria conoscenza e alla propria rappresentazione del mondo e questo chiamano "realtà"... però i concetti stessi di "conoscenza" e "rappresentazione" sono quanto mai labili e ambigui... nessuno può essere sicuro che ciò che chiama realtà non sia solo una illusione. In fondo, non è forse vero che le persone vivono immerse nel torpore dei propri preconcetti?

venerdì 11 maggio 2012

Il mistero del fantasma di Azzurrina


Il Castello di Montebello si trova in una frazione del comune di Torriana nell’entroterra di Rimini.
Le sue origini risalirebbero all’epoca preromana. Sembra che i primi abitanti fossero popolazioni celtiche e
che ai piedi della rupe esistesse un luogo di culto.
Il Castello è famoso non solo per la sua bellezza e per la sua storia, ma soprattutto per il mistero che lo circonda.Si dice infatti che il castello sia animato da molte presenze che si rivelano in alcune stanze.
Le guide del Castello raccontano che 7 anni fa il custode, mentre puliva il pavimento, vide un’ ombra, e, voltandosi, si trovò davanti una figura femminile che camminava con i piedi contro il soppalco. Le impronte rimasero visibili x molto tempo.
Molti però conoscono Montebello e il suo Castello per la misteriosa sparizione di Guendalina Malatesta, oggi meglio conosciuta come Azzurrina.
I vecchi abitanti di Montebello tramandarono oralmente la storia alle nuove generazioni, solo nel 600 un parroco del posto la mise per iscritto., ma col tempo tutti dimenticarono la vicenda che venne sepolta definitivamente nel passato. Un giorno però iniziarono delle strane apparizioni.





La storia di Guendalina
Guendalina nasce a Montebello nella metà del 1300 presso una famiglia benestante di signori del posto.
La coppia vive con felicità la nascita della bambina, anche se la piccola nasce con i capelli bianchi, albina.
Nel Medioevo l’albinismo era segno di sventura e stregoneria, e veniva collegato con eventi di naturamagica e diabolica. Chi ne era colpito veniva per questo condannato a morte.
I genitori decidono di tenere nascosta la vera natura di Guendalina per farla sopravvivere e le tingono i capelli con una sostanza a base di erbe che scuriscono la chioma, ma, poiché la capacità di trattenere il pigmento negli albini è scarsa, al contatto con la luce del sole emana del riflessi azzurri; da qui la bimba prende il nome di azzurrina.
Per tutelare maggiormente la figlia, Ugolinuccio (padre di Azzurrina) e sua moglie decidono di non farla mai uscire dal Castello e di farla scortare dalle guardie tutto il giorno. La piccola cresce serenamente nonostante tutto fino al tragico giorno del 21 giugno 1375.
Quel giorno fuori vi è un forte temporale, Azzurrina gioca all’interno del Castello con la sua palla fatta di corda e stracci. Ad un certo punto la palla le scivola dalle mani cadendo giù per le scale, Guendalina corre giù verso la cantina da sola per recuperarla. La cantina, non avendo altre porte di entrata, è considerata priva di pericoli.
I soldati rimasti ai loro posti odono un lacerante grido, si precipitano giù per le scale alla ricerca della piccola, ma di Azzurrina non vi è traccia, è come svanita... solo quello straziante grido, poi di lei più nulla.
L’interno e l’esterno del Castello vengono setacciati, così come le campagne e il borgo, ma Azzurrina non viene mai più trovata.
La leggenda vuole che il fantasma della bambina sia rimasto nel castello, e da quel giorno, ogni 5 anni, la notte del solstizio d’estate, nel Castello di Montebello appare il suo fantasma. Si odono il suo pianto ed il suono della palla che rimbalza sulle scale.
Negli ultimi anni, durante ulteriori ricerche, una troup televisiva riesce a captare altri segnali: una voce di bambina che dice “Mamma”, il suono di una battito cardiaco, un urlo.
Il Castello è stato ristrutturato dagli attuali proprietari ed è oggi meta di molti curiosi. Molti dicono di percepire strane energie. Parapsicologi e medium, durante delle sedute spiritiche, sembra che abbiano captato diversi segnali.

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